sabato 24 giugno 2017

Note psichedeliche


Come il vento corre via il tempo.
In una notte d'estate tutto tace, 
solo il cicalio rimbomba nell'aria.
Ad un tratto una canzone con le sue note ci avvolge e ci porta via.
Sembra quasi facile buttarsi in pista 
tra la gente che spinge sotto le luci basse che fanno un effetto psichedelico 
confondendoci le menti e tutto sembra perfetto.

L'inchiostro scorre via su queste pagine che solo un momento fa
erano ancora bianche, vergini, intatte.

Come i passi di un bambino,
corre via il tempo, 
curioso e coraggioso di scoprire nuovi secondi,
nuovi minuti ed ore che racchiuderanno in sé attimi finiti in un ricordo eterno.

Una rondine come un ritornello,
vola via verso nuovi nidi.


In una notte d'estate tutto si anima, tutto è lecito
in silenzio in punta di piedi corre via il ritmo migliore
a suono di reggae.


venerdì 23 giugno 2017

Lo zaino del viaggiatore



Trolley fatto, borsone anche. Beh spero proprio di non aver dimenticato nulla.
Controllo per l'ultima volta sotto il letto, in bagno e spunto la lista delle cose da portare con me.

Pronti, partenza, ed ecco di nuovo nelle scarpe comode per andare verso nuovi posti, avventure, viaggi.
L'ansia, come sempre, non molla la mia testa.
Sarà di certo capitato anche a voi quella sensazione di paura di volare, di andare, prima di ogni nuova partenza.
La preoccupazione di non riuscire a prendere in tempo quel benedetto treno, aereo, bus, assale la mente e fino all'ultimo spero di non aver scordato il biglietto nel cassetto della scrivania, e per l'ennesima volta controllo la tasca della borsa.
Per non parlare della crisi di nervi che prende quando trovo traffico e quell'amica che non sentivo ormai da anni chiama, per scambiare due chiacchiere, proprio mentre sto correndo a perdi fiato verso la fermata del tram che mi porterà finalmente dritta in stazione e sul binario dove per un soffio riesco a salire in carrozza.
Per qualche ora posso rilassarmi davanti al finestrino e scrutare le bellezze di un'Italia distesa su di un fianco in attesa di nuove aurore ed osservare le sfumature di un'Europa unita ma separata da confini geopolitici disegnati anni fa da mani a volte sagge altre volte un pò meno.

Però pensandoci bene, tra una sosta ed un'altra, nello zaino del buon viaggiatore, del così detto nomade per vocazione di certo non possono mancare 10 cose fondamentali:

1) un libro per cullare l'anima;
2) un pacchetto, anzi due, di fazzoletti di carta;
3) una macchina fotografica o (per i fotografi per caso) uno smartphone con la memoria da riempire solo di foto;
4) una scatola di paracetamolo;
5)una mappa per non perdersi;
6) un astuccio di penne e matite con un block notes da riempire di pensieri, numeri e forme;
7) un ombrello tascabile;
8) caramelle alla menta e all'anice in quantità;
9) la curiosità di conoscere ciò che ancora non conosciamo;
10) la voglia di ripartire sempre per nuove mete.

Mentre rifletto su tutto ciò, ecco la voce della signorina che dal megafono del treno avverte che tra circa 10 minuti sarò giunta a destinazione.


sabato 17 giugno 2017

Il doppio volto del Made in Italy






Fame di pizza? nostalgici del Bel Paese, o siete solo curiosi di scoprire i sapori e la cultura italica?
Quando andiamo all'estero è facile notare come attraverso gli stereotipi, personaggi, icone o una semplice esposizione del tricolore, cercano di attrarre futuri clienti, per segnalargli che proprio lì davanti a loro c'è l'oggetto del desiderio tanto cercato e voluto: una pizzeria, un ristorante o trattoria italiana o pseudo tale, che a mali estremi andrà a colmare la folle voglia di Made in Italy.

In questa pizzeria di Utrecht, in Olanda, quello che spiazza, è come un prodotto positivo come la pizza, che evidenzia l'estro, l'artigianalità e il saper fare di noi italiani, venga rappresentato e sponsorizzato attraverso personaggi negativi, beceri, assassini senza pudore come i mafiosi. 
La mafia in questo caso è personificata da: I Soprano
Una famosa serie televisiva statunitense, che durante gli anni 90' e fino agli inizi del 2000 ottene un successo mondiale. 
Il telefilm narra della vita di Tony Soprano boss mafioso che vive in New Jersey e che gestisce sporchi affari tra l'Italia e l'America. 

E' inevitabile che sul proprio viso sorga un sorriso amaro. 
Verrebbe d'istinto riderci sopra di fronte a questi poster e ordinare subito una bella margherita. In cuor nostro però  sappiamo che persone come Tony Soprano esistono, sono esistite e hanno veramente sporcato le strade di sangue di mezzo mondo per soli motivi di denaro e affari. 
Entrando in questo locale si vede il doppio volto del Made in Italy: quello dell'esportazione positiva rappresentato dalla pizza e quello dell'esportazione negativa rappresentato dalla mafia.


Tra un pezzo di pizza e un sorso di birra, una domanda sorge spontanea: chi userebbe mai un assassino per promuovere un suo prodotto? Chi userebbe mai un cancro, un malattia, della merda, una piaga sociale e umana come testimonial per promuovere una cosa positiva?  
Esempio: è come se in Italia per promuovere i crauti tedeschi andassimo ad usare un poster di Hitler. 
Come se per promuovere un piatto arabo andassimo ad usare la foto di un militante dell'ISIS. Insomma tanto carino non sarebbe e di certo l'appetito passerebbe subito. 
Tanta amarezza e tristezza rimane. 
Una cosa è certa, uscendo dal locale verrebbe automatico entrare in un ristorante vegano/vegetariano, perché sai che la pizza che piace a Tony Soprano è solo una montagna di merda. 






martedì 30 maggio 2017

La danza del combattente




Destro, sinistro. 
Dritto, rovescio. 
Respira. 
Uno, due, uno, due. 
Pausa. 

Arretra, concentrati e tira forte
prendi bene la mira
togli via gli zombie dalla tua mente.

Sinistro, destro, 
trattieni il respiro 
non fermarti.
Colpisci a denti stretti la vita.
Salite, discese, 
vento e sole in faccia
di certo gli sconti non fanno parte della dieta del combattente.

Sul tuo volto sentirai i ko delle sconfitte 
Sulla tua bocca comporrai i sorrisi della vittoria.

Destro, sinistro. Dritto, rovescio. 
Respira. 
Uno, due, uno, due. 
Pausa. 

La danza del combattente richiede nervi saldi.
Passetto in avanti, passetto indietro,
non badare al sudore che lava via la tensione e la paura. 

Rovescio, tiro mancino, 
Uno, due, uno, due. 
Sinistro, destro. Dritto.

Respira.



lunedì 29 maggio 2017

Arancione colore nostalgia



Tra le foglie potrei riconoscere i miei vecchi passi.
Ad occhi bendati percorrere vicoli, gustare sapori, abbracciare volti e dare forma alle parole.

Quando manca una parte di te, difficilmente riuscirai a riprenderla.
Persa tra i campanelli delle bici, il verde silenzioso dei parchi. Seduta su una panchina a contemplare
il rosso, il violetto e il giallo dei tramonti che si mischiano con la luce tenue di una nuova alba.

Lo scricchiolio delle foglie sotto ruote che di notte chissà dove andranno.
Gatti curiosi e pigri che fanno capolino dai riflessi delle finestre lungo le strade avvolte da fiori e canzoni.
Il rintocco delle campane del Duomo che danno voce al vento che passa tra le case e tutto porta via lungo i comignoli dei tetti dove un gabbiano ritorna dopo un lungo viaggio.

Nel silenzio della notte si sente battere un cuore multiculturale.
Proprio in quel momento riesci a catturare la bellezza dell'appartenere ad uno, più popoli.
Comprendi cosa vuol dire essere italiano, straniero, europeo, apolide, migrante, in poche parole, cittadino del mondo.
Sentirsi parte di un tutto e di un nulla nello stesso istante.
La calma e la saggezza della libertà che, controcorrente, va e si perde tra gli ingranaggi dei mulini a vento che soffia lungo la curva di un arcobaleno tra i pensieri che nel condensarsi formano delle nuvole arancioni in cielo e tutto sembra perfetto nella sua assurda inclinazione.


venerdì 14 aprile 2017

DESTINO









C'è chi aspira all'infinito e chi alla stabilità.
C'è chi lotta ogni giorno per i propri diritti e chi prova a tenersi stretto il minimo che ha, per poter tirare avanti con dignità.

C'è chi dice che siamo artefici del nostro destino. 
Spesso però il destino, come un illusionista svolta e prende strade senza avvertirci, senza poterci rendere conto di dove andremo e in che cosa muteremo.

Avete mai provato a dare un volto al vostro destino?

Il mio lo immagino con capelli bianchi, giacca blu e occhi verdi. Con aria sorniona e fiera.
Come un vecchio saggio che, grazie alla sua esperienza, guida ed orienta verso le vie di un mondo immenso e spesso totalmente diverso da come si immagina.

Radici sparse. Vite vissute in diversi posti, tutte però legate insieme da un unico filo. Dalla curiosità di andare e scoprire il nuovo, con la consapevolezza che la prossima tappa, non sarà mai quella definitiva. 

Andando vedendo, viaggiando conoscendo. 

Prossima fermata ... ancora non so. 
Ma forse il destino, già di sicuro saprà. 

Non ci resta che attendere la prossima puntata e chi vivrà vedrà :)                                                                                                                     













ATTESE




Fonte:www.ilpost.it


Pensare che dietro ad ogni ostacolo, possa essere la felicità ad attenderci.

Questa sfida sprona l'anima a trattenere il fiato, per poter scoprire finalmente ciò che prima era ignoto.

La vita è fatta di sfide, ma anche di soddisfazioni. 

Basta solo saper attendere.


Fonte:Coming Soon - Race, il colore della vittoria.


venerdì 10 marzo 2017

365





In un mondo civile, non dovrebbero esistere ricorrenze segnate sui calendari, per aiutarci, a ricordare chi siamo e per farci rispettare.
Come donna, come uomo... semplicemente come esseri umani!
Parità&dignita' si dovrebbero celebrare 365 giorni all'anno.



venerdì 10 febbraio 2017

Quel posto che non c'è



Il sentiero dietro di me sembra ormai scomparso.
Un ricordo sempre più opaco e dimenticato.

Sotto foglie e sassi una vita fa, 
sopra un cielo che  nasconde un grammo di felicità.
Sfoglio le pagine di ciò che è stato. 
Volti, voci e sguardi.

Il sentiero davanti a me, è ancora incognita.
Indosso le mie scarpe preferite, con cui poter danzare una poesia ancora non scritta.

Che cos'è un uomo senza i suoi se e i suoi ma.
L'incertezza di ieri si è mutata in certezza del mio oggi.

La debolezza trasformata in forza.
La paura in coraggio.

Tutto ciò che so è che ancora non saprò.
È tempo di andare avanti senza rimorsi, ne rimpianti.

Scende la neve in cortile ricoprendo rami e fiori.
In contemporanea una lacrima bagna un sorriso appena nato.
Ed ecco che per magia, dalla finestra del mio presente, si intravede un fievole riflesso di quel posto che non c'è più.








giovedì 9 febbraio 2017

Al limite della normalità


 ©Alessia Santopaolo

Al limite della normalità uomini che sperano,
ed altri che respingono.

Nero su bianco
Bianco su nero

Al limite della normalità parole di odio,
scambiate per parole legittime.

Amore e odio
Odio e amore

Al limite della normalità c'è chi, per un dollaro, beve petrolio da bicchieri di cristallo,
altri che camminano a piedi scalzi su montagne di spazzatura.

Profumo e puzza,
puzza e profumo.

Al limite della dignità c'è chi indica la luna come causa del suo mal di mare,
e chi oltrepassando ogni confine intergalattico, cerca di affrontare a testa alta l'ultima onda.

Accoglienza e chiusura
Chiusura ed accoglienza

Al limite della normalità c'è chi per vanità si specchia nel riflesso dei propri occhiali,
chi per necessità riflette su ciò e va oltre.

Convenienza ed opportunità
Opportunità e convenienza.

Al limite della normalità, tutto è possibile, ma non proprio tutto è necessario.