sabato 17 giugno 2017

Il doppio volto del Made in Italy






Fame di pizza? nostalgici del Bel Paese, o siete solo curiosi di scoprire i sapori e la cultura italica?
Quando andiamo all'estero è facile notare come attraverso gli stereotipi, personaggi, icone o una semplice esposizione del tricolore, cercano di attrarre futuri clienti, per segnalargli che proprio lì davanti a loro c'è l'oggetto del desiderio tanto cercato e voluto: una pizzeria, un ristorante o trattoria italiana o pseudo tale, che a mali estremi andrà a colmare la folle voglia di Made in Italy.

In questa pizzeria di Utrecht, in Olanda, quello che spiazza, è come un prodotto positivo come la pizza, che evidenzia l'estro, l'artigianalità e il saper fare di noi italiani, venga rappresentato e sponsorizzato attraverso personaggi negativi, beceri, assassini senza pudore come i mafiosi. 
La mafia in questo caso è personificata da: I Soprano
Una famosa serie televisiva statunitense, che durante gli anni 90' e fino agli inizi del 2000 ottene un successo mondiale. 
Il telefilm narra della vita di Tony Soprano boss mafioso che vive in New Jersey e che gestisce sporchi affari tra l'Italia e l'America. 

E' inevitabile che sul proprio viso sorga un sorriso amaro. 
Verrebbe d'istinto riderci sopra di fronte a questi poster e ordinare subito una bella margherita. In cuor nostro però  sappiamo che persone come Tony Soprano esistono, sono esistite e hanno veramente sporcato le strade di sangue di mezzo mondo per soli motivi di denaro e affari. 
Entrando in questo locale si vede il doppio volto del Made in Italy: quello dell'esportazione positiva rappresentato dalla pizza e quello dell'esportazione negativa rappresentato dalla mafia.


Tra un pezzo di pizza e un sorso di birra, una domanda sorge spontanea: chi userebbe mai un assassino per promuovere un suo prodotto? Chi userebbe mai un cancro, un malattia, della merda, una piaga sociale e umana come testimonial per promuovere una cosa positiva?  
Esempio: è come se in Italia per promuovere i crauti tedeschi andassimo ad usare un poster di Hitler. 
Come se per promuovere un piatto arabo andassimo ad usare la foto di un militante dell'ISIS. Insomma tanto carino non sarebbe e di certo l'appetito passerebbe subito. 
Tanta amarezza e tristezza rimane. 
Una cosa è certa, uscendo dal locale verrebbe automatico entrare in un ristorante vegano/vegetariano, perché sai che la pizza che piace a Tony Soprano è solo una montagna di merda. 






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