martedì 19 febbraio 2013

FUGGI AMOR MIO





CANTO QUESTA STROFA PER TE AMORE MIO, CHE TU

 POSSA SENTIRE ANCHE DA QUI CHE IL MIO CUORE VIVE 

SOLO PER TE. IN QUESTI TEMPI SENZA RITMI E SENZA 

PAUSE...TI CANTO LE MIE NOTE STONATE INTONATE DAL

VENTO PER TE. AMOR MIO FUGGI VIA E SI LIBERO DA 

QUESTO SPAZIO LIMITATO CHE CONTA I NOSTRI PASSI, LE

 NOSTRE ORE, I NOSTRI GIORNI CHE CI SEPARANO IN UN 

VUOTO CHE NEMMENO LE PAROLE RIESCONO A RIEMPIRE.

 CORRI E VA'. 

(di Alessia Santopaolo).

sabato 2 febbraio 2013

UN PAGLIACCIO PAZZO






C'è un pagliaccio seduto sulla panchina della stazione che aspetta il solito treno delle 20. Dentro la sua valigia di sogni custodisce una parrucca di mille colori e un naso rosso per far divertire i bambini grandi e piccini. Nella sua mente scorrono infinite immagini. Lui artista di strada per destino, per vocazione, fare un lavoro normale sarebbe troppo banale. Il lavoro più difficile su questo mondo è far ridere, regalare senza volgarità un sorriso, un momento di gioia.
Uno, due, tre...tra pochi minuti il treno dell'allegria porterà via con sé il nostro caro amico che piange ogni volta che sulle labbra di un bambino non c'è un sorriso ma solo un velo di perplessità. Solo i folli sanno che la verità della vita sta scritta in poche parole, in pochi gesti. Il sorriso è quello più prezioso e raro da saper esprimere e donare per sempre nell'animo di chi ci sta accanto.
La felicità è come un pendolo, oscilla è impercettibile la sua presenza tanto corre e si perde nello spazio del tempo. Siam così persi nello stress di ogni giorno, che quando qualcuno ci fa ridere senza alcuna volgarità, lo riteniamo un pagliaccio pazzo da strapazzo., indicando più volte la sua buffa faccia e le sue strane scarpe. A carnevale ogni scherzo vale e solo per quei giorni tutti ci concediamo di ritornare un pò bambini, con la nostalgia delle stelle filanti e i coriandoli da buttare a dosso a chi ci piace e la voglia di sentirci folli anche noi con tutti quei colori, con cui il nostro caro pagliaccio si veste ogni giorno per andare a lavorare. 
Uno, due, tre...ecco il treno con i suoi perché che porta via, nel suo andare frenetico. Il pagliaccio pazzo si addormenta nel suo viaggio che lo porterà in una nuova stazione per regalare un nuovo sorriso a chi è nomade come lui.