giovedì 26 dicembre 2013

PHOTO'S SAN LUCIDO

"BlackBlanco SudSound "di Alessia Santopaolo

"BLUES SEA OF MY JAZZ SOUL" di Alessia Santopaolo

"L'EQUILIBRISTA IN PUNTA DI PIEDI TRA CIELO E IL MARE" di Alessia Santopaolo 

"SILENT SUN " di Alessia Santopaolo

"SPRING SMILE "di Alessia Santopaolo

GLOBULI ROSSI



  




 



I GLOBULI ROSSI NON SONO ALTRO CHE LA 

RAPPRESENTAZIONE DI CHI NON C'è PIU' 

MA CONTINUA A VIVERE ATTRAVERSO I 

RICORDI DOVE LE PERSONE NON MUOIONO

MAI!

 








sabato 14 dicembre 2013

I DRAGHI


                            





I draghi

sono le nostre paure 

che releghiamo in 

castelli diroccati 

dell'anima per 

non affrontarli. 

Aspettando con ansia 

che qualcuno ci venga a 

liberare da tale schiavitù.



lunedì 28 ottobre 2013

PASSO DOPO PASSO




Ogni passo che facciamo è per raggiungere una meta.
Dal primo sguardo sul mondo,
battito dopo battito ,
impariamo di che colore è il cielo,
il sole, le foglie, il mare,
impariamo a scoprire,
ora dopo ora,
noi stessi.
Con le orme indelebili,
passo dopo passo,
scriviamo le pagine della vita,
fatte di pianti, sorrisi,
cadute, gioie,
incontri, scontri,
amici. nemici,
battaglie e vittorie…
anno dopo anno.
Ogni pagina è speciale, unica, irripetibile
contrassegnata da punti dopo punti,
virgole, battute, pause che delineano il nostro profilo,
il nostro cammino che come un curioso
scoperta dopo scoperta
percorre instancabile la strada del presente verso la via del futuro inesplorato
portando sulle sue spalle
ostacolo dopo ostacolo
il bagaglio fondamentale chiamato passato,
passo dopo passo.                                                   


lunedì 7 ottobre 2013

E piove

                                                       



                   
                                                 



E piove,
piove sul corpo mal ridotto dell'Italia sbranato dagli avvoltoi del Palazzo e dai loro parassiti che gustano e sbavano con piacere sulla carcassa di una nazione che, tanto tempo fa, veniva definita bel paese...
e intanto la pioggia lava via il sangue dalle ferite di una fenice che chisa' quando riuscirà a risorgere dalle sue ceneri...
e intanto piove,
 piove sul nostro amor.


SIAMO TUTTI NOMADI




                           
                                       

Il mondo una volta aveva il volto di un unico grande blocco che col tempo si e' suddiviso in diversi pezzi come un puzzle. 
Se prendiamo un continente possiamo notare come i suoi lati ed angoli combacino con quelli di un altro. La terra dallo spazio sembra una piccola biglia colorata. 
Che diritto ho nel definire gli altri stranieri, clandestini...quando siamo tutti fatti della stessa sostanza e particelle delle stelle?
 Le stelle insieme formano galassie, nuovi mondi...noi esseri umani non potremmo imparare a fare lo stesso senza guardarci sempre come dei perfetti sconosciuti?

lunedì 23 settembre 2013

Il Silenzio

fonte: http://www.oddmag.it/2016/06/08/il-silenzio/


Quando intorno a te c’è confusione
quando le tue orecchie
sentono rumori, parole, discorsi inutili
che ti offuscano la mente.

Quando tutto quello che ti circonda
è difficile da comprendere, d’amare, d’ascoltare.

Quando senti le onde del mare nella tua mente
sbattere fra i tuoi problemi, le tue angosce
che ti straziano l’anima.

Allora chiudi gli occhi,
tappati le orecchie e incomincia a volare lontano,
dove si perde ogni suono,
ogni volto.

Dove gli uomini ballano al ritmo del cuore.
Così nel riaprire gli occhi
non rischierai di cadere nell'abisso dell’ignoto

e del Silenzio. 

ASTRO UNICO



                    
 L’amore sta negli occhi di chi ci sta accanto
anche quando è lontano.
Nel contemplare la nostra metà ogni giorno rinnoviamo,
in piccoli e grandi gesti, l’eterna felicità
cercando così di andare oltre le banalità dell’ingenua stupidità. 
La luce dei due sguardi innamorati si riflette in un unico astro 
che al ritmo della vita passata e futura, illumina il cielo infinito.
Esso un giorno si porrà sulle teste di alcuni curiosi
che osservandolo, attraverso le lenti spesse di un cannocchiale,
si chiederanno a quali anime gemelle sarà mai appartenuta tanta beltà che brillerà per sempre nella galassia della semplicità.



giovedì 12 settembre 2013

LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE NEL DIRITTO.

                     "Ipowernews" di Alessia Santopaolo

      "Ipowernews in bianco e nero" di Alessia Santopaolo  


              

Se poniamo in un angolo buio e senza luce l’uomo e lo imbavagliamo, lo incateniamo e gli facciamo indossare degli auricolari dove può solo ascoltare un’unica canzone e lo imbavagliamo costringendolo a stare per anni in quello stato, anche se all’inizio troverà piacevole quella sinfonia musicale nelle orecchie, dopo un po’ non farà altro che trovare nausea e non piacevole quello stato di schiavitù, dove non ha la possibilità di parlare, ascoltare qualcosa di diverso da quello che passa negli auricolari e vedere la realtà come veramente è mutata e cambiata, rispetto all’ultima volta che l’ha vista a colori, senza alcun ostacolo, senza avere il bisogno di nessun capo o padrone che gli racconti a suo piacimento e secondo le sue opinioni “la verità” e i fatti del mondo che lo circondano.
L’uomo per divenire veramente un essere umano libero e no un animale senza ragione, deve cercare di liberarsi delle catene, delle censure e del bavaglio che i potenti della terra gli impongono, non solo per una sicurezza dell’ordine pubblico o per il rispetto della morale e dell’etica come vorrebbero fargli credere, ma soprattutto per farlo diventare un burattino privo di capacità motorie e mentali nel poter trasmettere le sue idee, opinioni, pensieri diversi dal normale. Come direbbe Martin Luther King “Le nostre vite finiscono quando taciamo di fronte alle cose davvero importanti”.
Non comunicare e informare ciò che potrebbe essere utile per l’interesse collettivo o anche solo per noi stessi come, ad esempio, denunciare gli atti illeciti ed illegali della classe politica del nostro o di un altro paese, o condannare attraverso i diversi mezzi di comunicazione i comportamenti e i mali perpetrati dalle varie mafie, si potrebbe considerare questo stato di silenzio e d’ indifferenza come un vero e proprio reato da perseguire per legge non solo a livello nazionale ma anche europeo e internazionale.
Dalla Tutela internazionale, comunitaria e nazionale della libertà di espressione, come diritto – dovere umano, dipende la libertà intera e complessa dell’uomo, che deve essere libero di esprimere le sue opinioni e le sue verità anche se non sono assolute, ma proprio per questa sua imperfezione, l’uomo deve avere la possibilità e quasi l’obbligo, in un contesto pacifico e democratico, di confrontarsi con le idee e le verità relative degli altri, senza, naturalmente, l’imposizione di cambiare a forza la sua idea solo perché sarà una minoranza o l’unico che la pensa in un modo su un determinato aspetto della vita.
L’essere umano non deve essere perseguito da nessun Stato o legge scritta e orale, torturato e ucciso solo perché ha avuto il coraggio e la voglia di rivelare il suo pensiero e porsi in una condizione di essere criticato. La censura purtroppo non è un male solo del nostro secolo, ma in passato anche chi era al vertice di poteri temporali e spirituali, se n’è avvalsa portando il suo popolo ad un’ ignoranza forzata, all’indottrinamento e alla schiavitù del pensiero.
Oggi giorno persone come Giordano Bruno o Galileo Galilei ancora esistono, perseguitate, torturate, costrette al silenzio o a cambiare teoria per non venire “arso vivo” in sentenze e condanne, scritte da giudici corrotti o costretti ad applicare leggi volute da chissà quale regime dittatoriale o pseudo democratico dove i diritti fondamentali non trovano alcuna garanzia ed applicazione concreta.
Come il potere politico non potrà mai fare a meno della libertà di espressione per comunicare con il popolo che, a sua volta, deve e ha il diritto di esercitare questa libertà che non solo le Costituzioni democratiche gli garantiscono, ma anche le Dichiarazioni e Convenzioni internazionali ed europee. Purtroppo queste norme a favore dei diritti umani non sempre vengono rispettate e messe in atto per tutti allo stesso modo.
Visto che tutti gli esseri umani sono dotati della capacità di poter pensare ed esprimere attraverso vari mezzi e strumenti quello che hanno da comunicare,insegnare... credo che in ogni angolo del mondo anche se siamo stranieri o apolidi privi dello status di cittadinanza dello Stato in cui ci troviamo, dovremmo avvalerci dello status di cittadino del mondo che ci darebbe una tutela maggiore per far sì che nessuna autorità di nessun colore politico o militare ci tolga brutalmente la parola mentre stiamo esprimendo agli altri il nostro pensiero, mettendoci isolati e per anni in un angolo buio con mani legate, bocca imbavagliata ed orecchie stonate da una sola musica calpestando senza pudore la nostra dignità di esseri umani.

LA FUGA DEL MARE

"La fuga del mare" di Alessia Santopaolo

                                       


Quando sto seduto sulla spiaggia della mia vita sento il calore della sabbia che con garbo mi riscalda l’anima come una grandissima coperta. Lungo il bagnasciuga c’è gente che va da destra verso sinistra e da sinistra verso destra. Persone di ogni età: donne, uomini, bambini ed anziani. Corrono, hanno fretta. C’è chi è vestito da signore con giacca, cravatta, capello e fiore all’occhiello; c’è chi indossa pellicce e diamanti dove potersi specchiare. Quanto corre questa gente sembra che non abbia pace non ha tempo nemmeno per degnarmi di uno sguardo e di certo non passo inosservato.
-:“ Sono qui, ehi voi ma perché andate di fretta? Perché non vi fermate a brindare con me alla vita?”.
Ora che guardo bene accanto a me c’è un bambino che gioca spensierato come se per lui il tempo fosse una macchina senza freni, piena di divertimenti come una giostra. Dall’altro lato della spiaggia vedo persone con ombrelloni e borse da pic-nic prendere la tintarella sotto i raggi calienti del sole. Ridono, parlano, giocano a carte e qualche volta si divertono a spruzzarsi con la mia acqua salata a tuffarsi nelle mie onde che nascono e muoiono in un movimento ripetitivo. Queste persone mi vogliono un bene immenso, godono di una ricchezza unica difficile da contare e pesare, un tesoro simile ai granelli della mia sabbia che si trova nel forziere dell’anima. Il mio spirito è racchiuso nella fauna e nella flora dei miei fondali, sotto il mio mantello vasto quanto il cielo, il mio cuore batte al ritmo del canto delle sirene. Dentro di me ci sono tante vite di diverse forme, grandezze , coralli di ogni colore che fanno da contrasto. Da fuori sembro vuoto, ma se guardate bene fra un’increspatura ed un’altra vedrete esseri che mangiano, dormono, nuotano, vivono e muoiono: merluzzi, pesce cane, pesce spada, granchi, balene, delfini e grandi predatori come squali ed orche. Quest’ultimi possono sembrarvi degli animali feroci ma per la mia esistenza sono fondamentali, le mie acque non potrebbero vivere senza. Mi aiutano a mantenere in equilibrio l’ecosistema naturale e la biodiversità racchiusa in me.
Sapete mi sono posto sempre una domanda:” Come sarà il mare dalla spiaggia, dai treni, dalle vostre case...”. Per un giorno vorrei prendermi una vacanza, uscire da questo immenso guscio e godermi su uno scoglio la brezza, il profumo e il calore di quell’attimo, chiudere gli occhi e sognare mentre il sole cala sul mio corpo senz’anima. Ma non so se nel riaprire gli occhi vedrò ancora gente ridere o solo pianti nel vedermi spento, stanco. Meglio stare dove sono nel profondo dei fondali. Certo sarebbe curioso poter vedere disteso sul bagnasciuga le stelle nel firmamento che illuminano il mio mantello blu scuro. Vedere da un’altra prospettiva l’ombra della luna ballare il valzer con una nuvola come Ginger e Fred mentre tutti dormono ignari di quello spettacolo.
Ciò che urlerei ai passanti dalla mia riva se mai potessi farlo sarebbe questo:” Com’è possibile che su tanti esseri, quelli che inquinano, umiliano le mie acque di ogni schifezza siete solo voi? Ogni volta piango nel veder morire soffocati di catrame i miei cari amati fratelli pesci e uccelli. Quanto male producete ogni anno con le vostre mani e avete poi il coraggio di chiamare assassini le mie orche e i miei squali. Vi spaventate di una medusa e piangete se vi va un po’ di acqua negli occhi nel stare a galla…allora io cosa dovrei fare nel dover ogni volta convivere con fusti e navi piene di veleni che ogni secondo uccidono una parte di me in silenzio come un cancro. Abusate dei miei spazi con cemento e mattoni. Vi ritenete padroni di tutto e di tutti come se la vostra natura fosse quella perfetta ed intoccabile. Siete la specie più disumana che le mie acque abbiano mai conosciuto dalla notte dei tempi, vi ritenete i paladini dell’amore, della giustizia, della pace ma poi siete perfette macchine da distruzione. Nella mia pancia custodisco relitti di ogni epoca ma soprattutto racchiudo in me le anime dei vostri fratelli che avete respinto in una notte di mareggiata e non li avete soccorsi mentre affondavano insieme alle loro speranze.” 



Si narra che una notte su uno scoglio un uomo con barba lunga e 
 capelli al vento fissava lo sguardo verso il firmamento. 
 Ad un tratto si tuffò in mare lasciando sullo scoglio la sua impronta con un’onda e mai più si vide all’orizzonte. 

La leggenda di un pescatore  narra che dopo quella notte, da quello 

scoglio, mai più vide l’ombra del mare.





martedì 27 agosto 2013

RIDATE I GIOCHI AI BAMBINI SIRIANI


                                                  





Scoppia una bomba, ecco adesso un’altra ancora
ma non era proprio così la ninna nanna che mia nonna mi cantava quando ero piccolo
questa non è musica…è solo rumore che rompe le viscere della terra e il mio cuore appena nato.
1, 2, 3…sulla mia testa c’è il numero 43. Vorrei alzarmi, correre verso l’arcobaleno ma non posso
Sto fermo, immobile…un, due, tre…stella, ma non riesco a fare un passo avanti e nemmeno uno indietro, posso solo guardare in alto il soffitto di questa stanza immensa del deserto.
Pian piano i miei occhi si poggiano sul viso del mio amico di scuola, della mia mamma e mi chiedo quando arriverà il suono della campanella di scuola per poter riavere i miei giochi e poter correre verso casa con il mio zaino colorato sulle spalle.
Le lacrime  bagnano le guance del mio passato mai vissuto ma temuto e curiose di un futuro sconosciuto. Ora mi giro intorno non vedo più la mamma. Sui i miei occhi c’è un telo bianco e ricordo che non era proprio così il colore del cielo.




                                                                                                      





mercoledì 26 giugno 2013

IL DIRITTO ALLA DIVERSITA'



Le sue mani sorreggono il dizionario, sfogliano le pagine del sapere: a, b, c…ecco la D. Il dito scorre sulla pagina fino a posarsi sulla parola DIVERSITA’: singolare, femminile, invariabile. Il non essere uguale ad altro, differenza. Concretamente: qualità, aspetto cosa che rende diverso. Sinonimo: disuguaglianza. Contrario: identità, uguaglianza.
La diversità è una qualità che ci rende unici.
La stessa mano, che tiene le pagine ingiallite del vecchio dizionario, è stata creata con dita una diversa dall’altra per rendere la sua funzione perfetta. Possiamo pendere gli oggetti, lavarci, cucinare e dare la mano a chi ci sta accanto in una stretta perfetta.
La diversità è necessaria affinché ci possa essere una conoscenza ampia e un confronto. Affinché quella mano giovane possa, col tempo, venire a conoscenza di chi siede accanto a lei, ponendo ogni giorno una ruga di sapere e di vissuto sulla sua pelle.
La diversità è una ricchezza che in pochi sanno appezzare ed osannare . Il nostro stesso corpo umano è fatto da organi, cellule, tessuti differenti che ci rendono una macchina perfetta.
L’universo è composto da vari pianeti, stelle, supernove, meteoriti ognuno diverso dall’altro, che spostandosi velocemente o lentamente nelle varie galassie perdono ed aggiungono alla loro massa vecchie ignoranze e nuove verità. l’universo come il corpo umano è un’ infinita diversità che rende lo spazio che occupa magico e curioso, dove si apprendono, ogni giorno, nuove scoperte.
La Terra è lì, eccola ruota come una ballerina di un carillon. Dall’universo sembra  una sfera omogenea. Ha il cuore africano, i polmoni sudamericani, la pelle europea, i capelli nordamericani, le gambe australiane, gli occhi asiatici. E’ una diversità omogenea di colori, di etnie, di musiche. Questa diversità ogni giorno viene messa in pericolo dall’arroganza e cattiveria dell’essere umano, che nei secoli ha costruito mura, fili spinati, barriere artificiali per paura del barbaro, dell’altro. Con la falsa dottrina di voler esportare la parola di Dio e della democrazia ha messo in atto guerre sante, crociate, violentato e torturato donne e bambini per ottenere qualche zolla in più di terra su cui poter comandare con la spada e il denaro. La diversità fa paura, tanto da porre nella mente che chi non è uguale alla maggioranza, deve essere eliminato, soggiogato, modificato anche nel modo di pensare non solo usando le armi belliche, ma anche attraverso mezzi come la scuola, la religione, la politica, i social network.
La diversità viene ogni giorno discriminata nella nostra società, civiltà.
La diversità è donna quindi non può avere gli stessi diritti degli uomini. La diversità è omosessuale, c’è chi ancora crede, che amare uno dello stesso sesso è contro la morale e non è etico per le leggi di uno stato.  La diversità è straniera ha la pelle nera, gialla, mulatta posta a fare i lavori più sporchi schiava di padroni con la pelle bianca ma con il cuore opaco. La diversità sta dietro ad un velo, ad un saio, ad un non credo.
Il diritto alla diversità ogni giorno viene violato. Madre Natura non ha bisogno di una legge scritta per sapere che c’è bisogno di tutti per stare in equilibrio nel proprio ecosistema.
La mano regge ancora il dizionario. Andando in dietro con le pagine arriva alla lettera A di ARCOBALENO: singolare, maschile. Arco luminoso composto da più colori che si vede qualche volta in cielo dopo un temporale.
L’arcobaleno nella sua forma geometrica racchiude il principio fondamentale della natura che spero, un giorno, venga sancita, scritta e rispettata in tutte le Costituzioni di ogni forma di Stato e di governo: IL PRINCIPIO e  DIRITTO ALLA DIVERSITA’.




                                                                                                                        

domenica 26 maggio 2013

GUARDA UN PO' PIU' SU


LA LUNA STA Lì FERMA DA NOTTI  INFINITE FRUTTO DI UN ESPLOSIONE O DI UN MIRACOLO DI CHISA’ QUALE SCIENZA O FEDE. OGNI ESSERE VIVENTE CHE HA PUNTATO LO SGUARDO VERSO IL FIRMAMENTO PENSAVA FOSSE IL DISEGNO DI UN PITTORE CHE PER NOIA AVEVA VOLUTO DARE UN PO’ DI LUCE A QUELL’IMMENSO CIELO BLU CHE COME UN SIPARIO COPRIVA IL GIORNO PER UN NUOVO RISVEGLIO.
UN GIORNO ARRIVO’ COLUI CHE VOLLE DARE UN SENSO A QUELLA STATICITA’ PER NULLA TALE. SCRUTO’ CON INGEGNO E CON UN PO’ DI FORTUNA NOTO’ CHE QUEL CORPO NON ERA UN FERMO IMMAGINE MA COME UNA PELLICOLA  GIRAVA AL PASSO DELLA BALLERINA DI UN CARILLON.
SFIDARE LE LEGGI DIVINE E’ STATO IL TUO TORMENTO ED OPPRESSIONE IN VITA MA LA TUA GLORIA ED ETERNITA’ IN MORTE. CON TE LE LEGGI DELLA SCIENZA HANNO ASSUNTO VESTI E VOLTI NUOVI .
COSI’ GLI OROSCOPI SONO DIVENTATI CREDENZE POPOLARI DA TRAMANDARE DAVANTI A UN FOCOLARE DI UNA CASA RINASCIMENTALE E ALL’INTERNO DI UNA RIVISTA DI UNA TINTORIA MODERNA.  GLI ASTRI NON SONO STATI PIU’ TENUTI IN UNA TECA DOVE POTERLI SOLO AMMIRARE MA USATI COME PUNTI CHE  ATTRAVERSO CALCOLI ED OSSERVAZIONI HANNO UNITO E CREATO  LA MAPPA DEL CIELO DOVE SCOPRIRE NUOVE STRADE ED ORIENTARSI PER FUTURE AVVENTURE INFINITE. 
SE FOSSI NATO IN ITALIA OGGI E TI FOSSI DATO ALLA RICERCA FORSE TU CARO MIO GALILEO NON AVRESTI AVUTO TANTI TORMENTI PERCHE’ SARESTI STATO UN PRECARIO A VITA DELL’UNIVERSITA’SENZA ALCUNA RACCOMANDAZIONE PER FAR CARRIERA,  UNO DEI TANTI CERVELLI IN FUGA CON IL TROLLY FATTO DI SPERANZE, LIBRI E DEL TUO CANNOCCHIALE.

 O FORSE SARESTI STATO UN GENIO INCOMPRESO MESSO ALL’ANGOLO DELLA SOCIETA’ E NON TUTELATO PERCHE’ PRIVO DEI MEZZI ECONOMICI PER STUDIARE E FORMARSI. SARESTI STATO UN OPERAIO, UN BRACCIANTE  FUGGITO SU UN BARCONE CLANDESTINO DALLA SUA TERRA, DALLE SUE GUERRE DI PACE PERCHE’ SOGGETTO POLITICAMENTE E SOCIALMENTE SCORRETTO, PERSEGUITATO DAL SUO PAESE ED UMILIATO DALL’IGNOTO SOLO PERCHE’ PROVENIENTE DAL DIVERSO, DA CIO’ CHE NON SI VEDE DALL’ALTRA PARTE DELLA COSTA.
RUOTA LA TERRA
RUOTA LA LUNA
RUOTANO LE STELLE
RUOTIAMO TUTTI IN QUESTO VORTICE INFINITO DOVE LA STORIA E’ SCRITTA A META’ DAI VINCITORI.
DOVE PER NON MORIRE BISOGNA ABIURARE E NASCONDERSI DIETRO UN DITO NONOSTANTE  ESSO CI ABBIA INDICATO LA STRADA GIUSTA DA PERCORRERE .PER PAURA O PER IGNORANZA VIENE CENSURATO DALL’INGIUSTA  LEGGE SCRITTA CHE RENDE ILLEGITTIMA LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO PER TUTTI E LEGITTIMA UNA VERITA’ A META’.  
GIRO TONDO
GIRA IL MONDO
GIRA LA TERRA
TUTTI GIU’ PER TERRA… E TRA I TUTTI CI SARESTI TANTO ANCHE TU CARO MIO GALILEO.




martedì 19 febbraio 2013

FUGGI AMOR MIO





CANTO QUESTA STROFA PER TE AMORE MIO, CHE TU

 POSSA SENTIRE ANCHE DA QUI CHE IL MIO CUORE VIVE 

SOLO PER TE. IN QUESTI TEMPI SENZA RITMI E SENZA 

PAUSE...TI CANTO LE MIE NOTE STONATE INTONATE DAL

VENTO PER TE. AMOR MIO FUGGI VIA E SI LIBERO DA 

QUESTO SPAZIO LIMITATO CHE CONTA I NOSTRI PASSI, LE

 NOSTRE ORE, I NOSTRI GIORNI CHE CI SEPARANO IN UN 

VUOTO CHE NEMMENO LE PAROLE RIESCONO A RIEMPIRE.

 CORRI E VA'. 

(di Alessia Santopaolo).

sabato 2 febbraio 2013

UN PAGLIACCIO PAZZO






C'è un pagliaccio seduto sulla panchina della stazione che aspetta il solito treno delle 20. Dentro la sua valigia di sogni custodisce una parrucca di mille colori e un naso rosso per far divertire i bambini grandi e piccini. Nella sua mente scorrono infinite immagini. Lui artista di strada per destino, per vocazione, fare un lavoro normale sarebbe troppo banale. Il lavoro più difficile su questo mondo è far ridere, regalare senza volgarità un sorriso, un momento di gioia.
Uno, due, tre...tra pochi minuti il treno dell'allegria porterà via con sé il nostro caro amico che piange ogni volta che sulle labbra di un bambino non c'è un sorriso ma solo un velo di perplessità. Solo i folli sanno che la verità della vita sta scritta in poche parole, in pochi gesti. Il sorriso è quello più prezioso e raro da saper esprimere e donare per sempre nell'animo di chi ci sta accanto.
La felicità è come un pendolo, oscilla è impercettibile la sua presenza tanto corre e si perde nello spazio del tempo. Siam così persi nello stress di ogni giorno, che quando qualcuno ci fa ridere senza alcuna volgarità, lo riteniamo un pagliaccio pazzo da strapazzo., indicando più volte la sua buffa faccia e le sue strane scarpe. A carnevale ogni scherzo vale e solo per quei giorni tutti ci concediamo di ritornare un pò bambini, con la nostalgia delle stelle filanti e i coriandoli da buttare a dosso a chi ci piace e la voglia di sentirci folli anche noi con tutti quei colori, con cui il nostro caro pagliaccio si veste ogni giorno per andare a lavorare. 
Uno, due, tre...ecco il treno con i suoi perché che porta via, nel suo andare frenetico. Il pagliaccio pazzo si addormenta nel suo viaggio che lo porterà in una nuova stazione per regalare un nuovo sorriso a chi è nomade come lui. 

giovedì 31 gennaio 2013

FROM VENTANA






From ventana de una small home di periferia,
there is chi aspetta l'aurora de una new era.
El sun tra le clouds fa passare i suoi raggi solari settembrini
che ante un secondo non si vedono più.
Now Yo want tell you short pensamiento on this white foglio.
Mira oltre le nubes del tu corazòn, lì there is el sol que tù cerchi disperatamente!
Camina forever sobre your street also if you don't riesci a vedere la luz of tuoi dreams soon.
Oltre le nuvole there is SIEMPRE el sole. 
Non temere!