Le sue mani sorreggono il dizionario, sfogliano le
pagine del sapere: a, b, c…ecco la D. Il dito scorre sulla pagina fino a
posarsi sulla parola DIVERSITA’: singolare, femminile, invariabile. Il non
essere uguale ad altro, differenza. Concretamente: qualità, aspetto cosa che
rende diverso. Sinonimo: disuguaglianza. Contrario: identità, uguaglianza.
La diversità è una qualità che ci rende unici.
La stessa mano, che tiene le pagine ingiallite del
vecchio dizionario, è stata creata con dita una diversa dall’altra per rendere
la sua funzione perfetta. Possiamo pendere gli oggetti, lavarci, cucinare e
dare la mano a chi ci sta accanto in una stretta perfetta.
La diversità è necessaria affinché ci possa essere
una conoscenza ampia e un confronto. Affinché quella mano giovane possa, col
tempo, venire a conoscenza di chi siede accanto a lei, ponendo ogni giorno una
ruga di sapere e di vissuto sulla sua pelle.
La diversità è una ricchezza che in pochi sanno
appezzare ed osannare . Il nostro stesso corpo umano è fatto da organi,
cellule, tessuti differenti che ci rendono una macchina perfetta.
L’universo è composto da vari pianeti, stelle,
supernove, meteoriti ognuno diverso dall’altro, che spostandosi velocemente o lentamente
nelle varie galassie perdono ed aggiungono alla loro massa vecchie ignoranze e
nuove verità. l’universo come il corpo umano è un’ infinita diversità che rende
lo spazio che occupa magico e curioso, dove si apprendono, ogni giorno, nuove
scoperte.
La Terra è lì, eccola ruota come una ballerina di un
carillon. Dall’universo sembra una sfera
omogenea. Ha il cuore africano, i polmoni sudamericani, la pelle europea, i
capelli nordamericani, le gambe australiane, gli occhi asiatici. E’ una
diversità omogenea di colori, di etnie, di musiche. Questa diversità ogni
giorno viene messa in pericolo dall’arroganza e cattiveria dell’essere umano,
che nei secoli ha costruito mura, fili spinati, barriere artificiali per paura
del barbaro, dell’altro. Con la falsa dottrina di voler esportare la parola di
Dio e della democrazia ha messo in atto guerre sante, crociate, violentato e
torturato donne e bambini per ottenere qualche zolla in più di terra su cui
poter comandare con la spada e il denaro. La diversità fa paura, tanto da porre
nella mente che chi non è uguale alla maggioranza, deve essere eliminato,
soggiogato, modificato anche nel modo di pensare non solo usando le armi
belliche, ma anche attraverso mezzi come la scuola, la religione, la politica,
i social network.
La diversità viene ogni giorno discriminata nella
nostra società, civiltà.
La diversità è donna quindi non può avere gli stessi
diritti degli uomini. La diversità è omosessuale, c’è chi ancora crede, che
amare uno dello stesso sesso è contro la morale e non è etico per le leggi di
uno stato. La diversità è straniera ha
la pelle nera, gialla, mulatta posta a fare i lavori più sporchi schiava di
padroni con la pelle bianca ma con il cuore opaco. La diversità sta dietro ad
un velo, ad un saio, ad un non credo.
Il diritto alla diversità ogni giorno viene violato.
Madre Natura non ha bisogno di una legge scritta per sapere che c’è bisogno di
tutti per stare in equilibrio nel proprio ecosistema.
La mano regge ancora il dizionario. Andando in
dietro con le pagine arriva alla lettera A di ARCOBALENO: singolare, maschile.
Arco luminoso composto da più colori che si vede qualche volta in cielo dopo un
temporale.
L’arcobaleno nella sua forma geometrica racchiude il
principio fondamentale della natura che spero, un giorno, venga sancita,
scritta e rispettata in tutte le Costituzioni di ogni forma di Stato e di
governo: IL PRINCIPIO e DIRITTO ALLA
DIVERSITA’.