martedì 30 maggio 2017

La danza del combattente




Destro, sinistro. 
Dritto, rovescio. 
Respira. 
Uno, due, uno, due. 
Pausa. 

Arretra, concentrati e tira forte
prendi bene la mira
togli via gli zombie dalla tua mente.

Sinistro, destro, 
trattieni il respiro 
non fermarti.
Colpisci a denti stretti la vita.
Salite, discese, 
vento e sole in faccia
di certo gli sconti non fanno parte della dieta del combattente.

Sul tuo volto sentirai i ko delle sconfitte 
Sulla tua bocca comporrai i sorrisi della vittoria.

Destro, sinistro. Dritto, rovescio. 
Respira. 
Uno, due, uno, due. 
Pausa. 

La danza del combattente richiede nervi saldi.
Passetto in avanti, passetto indietro,
non badare al sudore che lava via la tensione e la paura. 

Rovescio, tiro mancino, 
Uno, due, uno, due. 
Sinistro, destro. Dritto.

Respira.



lunedì 29 maggio 2017

Arancione colore nostalgia



Tra le foglie potrei riconoscere i miei vecchi passi.
Ad occhi bendati percorrere vicoli, gustare sapori, abbracciare volti e dare forma alle parole.

Quando manca una parte di te, difficilmente riuscirai a riprenderla.
Persa tra i campanelli delle bici, il verde silenzioso dei parchi. Seduta su una panchina a contemplare
il rosso, il violetto e il giallo dei tramonti che si mischiano con la luce tenue di una nuova alba.

Lo scricchiolio delle foglie sotto ruote che di notte chissà dove andranno.
Gatti curiosi e pigri che fanno capolino dai riflessi delle finestre lungo le strade avvolte da fiori e canzoni.
Il rintocco delle campane del Duomo che danno voce al vento che passa tra le case e tutto porta via lungo i comignoli dei tetti dove un gabbiano ritorna dopo un lungo viaggio.

Nel silenzio della notte si sente battere un cuore multiculturale.
Proprio in quel momento riesci a catturare la bellezza dell'appartenere ad uno, più popoli.
Comprendi cosa vuol dire essere italiano, straniero, europeo, apolide, migrante, in poche parole, cittadino del mondo.
Sentirsi parte di un tutto e di un nulla nello stesso istante.
La calma e la saggezza della libertà che, controcorrente, va e si perde tra gli ingranaggi dei mulini a vento che soffia lungo la curva di un arcobaleno tra i pensieri che nel condensarsi formano delle nuvole arancioni in cielo e tutto sembra perfetto nella sua assurda inclinazione.