venerdì 3 gennaio 2020

Se fosse nata altrove



L' imperfezione che nessuno vuole
nata per essere nascosta
nell' ipocrisia delle parole.
Se fosse nata altrove
sarebbe stata protetta
da opache campane di vetro
a guardare lo scorrere del tempo
da un' oblò.

L' imperfezione che nessuno vuole
nata per essere nascosta
dietro al velo dell' ignoranza
sia in famiglie colte che prive di letteratura.

Se fosse nata altrove
avrebbe scalato montagne
salpato i mari del mondo.
L'imperfezione che nessuno canta
privata della luce,
come una  cosa inutile
come uno scarto della società.

Se fosse nata altrove
dove nessuno osa
avrebbe vissuto come un pezzo di marmo
privo di pensieri.
L' imperfezione che nessuno esalta
tenuta lontana dalla costruita perfezione.

Se fosse nata altrove
non sarebbe qui
a raccontare la sua imperfezione
che nessuno vuole.

lunedì 30 dicembre 2019

Maxima, la Regina di cuori.



 (articolo del 2016 pubblicato sul radiomagazine www.italianradio.eu)

Di recente il Time ha incoronato la Regina Maxima d’Olanda tra le  100 persone più influenti al mondo.
Una Regina dal cuore d’oro e che, nonostante i suoi  vari impegni istituzionali, non manca di dedicare parte del suo tempo e del suo sapere a favore anche dei paesi in via di sviluppo.
Come ad esempio l’America Latina o l’ Africa, in cui ancora oggi molte famiglie versano in condizioni di povertà estrema e che, a causa della loro status precario, non riescono ad emergere da un’economia informale e ad accedere a molti dei servizi finanziari che potrebbero essere d’aiuto per diminuire la loro vulnerabilità sociale a livello sia locale che internazionale.
La Regina Maxima ricopre inoltre il ruolo di Avvocato Speciale del Segretario Generale per la finanza inclusiva e per lo sviluppo (UNSGA) all’interno delle Nazioni Unite. Facendo leva sulla sua classe e sul suo sapere tecnico, ha cercato di portare un cambiamento in questi paesi in via di sviluppo ponendosi in maniera costruttiva e diplomatica nei confronti del mondo delle banche e degli altri  Stati membri delle Nazioni Unite per la realizzazione di una politica inclusiva finanziaria, atta ad incrementare opportunità ed attività di crescita e di innovazione in territori che versano ancora oggi in condizioni di estrema povertà.

SingelSwim Utrecht2016. Una gara per il sociale


 (articolo del 2016 pubblicato sul radiomagazine www.italianradio.eu)

Inutile a dirsi: sportivi e non, quest’estate saremo tutti incollati ai televisori per assistere alle Olimpiadi di Rio. Per chi vive in terra olandese e proprio non riesce ad aspettare di entrare nel mood agonistico, basta una buona dose di coraggio e i giochi sono fatti.
Dopo il grande successo dello scorso anno, domenica 19 giugno presso il Parco Lepelenburgla città di Utrecht inaugura la seconda edizione del SingelSwim, una gara dilettantistica di nuoto  che si svolgerà nel tortuoso e “cristallino”  Singel.
La giornata sarà scandita, nello specifico, da due gare. Nella prima, per ben 800 metri, si sfideranno i bambini tra i 12-15 anni. Nella seconda, sarà la categoria degli adulti a tuffarsi e ad affrontare 2 km di gara.
Lo scopo di questa originale competizione sportiva, è quello di raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica sulla malattia genetica e degenerativa muscolare nota come FSHD (facioscapulohumerale dystrofie).
Nei Paesi Bassi, circa 2000 persone soffrono di questa distrofia invalidante, per cui ad oggi non esiste una cura. Il Prof. Geijsen, dell’Hubrecht Institute di Utrecht,  attraverso la manifestazione di domenica 19,  spera di poter raggiungere la quota di 150000 € tra donazioni di privati e aziende.
La vittoria più importante, naturalmente, l’ottenimento del farmaco che possa finalmente correggere il grave errore genetico.

A spasso nel tempo. Museo underground ad Amsterdam.


                                                                                                 (articolo del 2016 pubblicato sul radiomagazine www.italianradio.eu)

A breve, scendendo e salendo dalle scale mobili della metropolitana di Amsterdam, potremmo andare a spasso nel tempo ed immortalare nei nostri smartphone ciò che è riemerso, lentamente, dal fiume Amstel.
Nei sotterranei della città fiamminga,  durante la costruzione della nuova rotta del tratto metropolitano Noord/Zuid, gli archeologi, scavando, hanno rinvenuto presso la zona tra Rokin e Damrak alcuni reperti storici risalenti al 2400 a.C. come: gioielli, ceramiche, armi, oggetti in vetro, monete e altro ancora appartenente anche al periodo medievale della città.
Gli archeologi, durante i lavori, si sono imbattuti tra i 700.000 reperti rinvenuti anche nel ritrovamento di oggetti non così lontani dalla nostra epoca come: la pellicola della macchina fotografica, rifiuti domestici e, addirittura, cellulari.
Circa 10.000 di questi articoli verranno, prossimamente, esposti nel museo archeologico underground della città, di preciso, accanto alla scala mobile della stazione metropolitana di Rokin.
Non ci resta, quindi, che attendere l’apertura di questa nuova bizzarra mostra sotterranea, tra l’antico e il moderno, ed augurarci una buona visione.

Tecnologia. Un ponte in 3D ad Amsterdam


  (articolo del 2016 pubblicato sul radiomagazine www.italianradio.eu)

Ancora una volta Amsterdam si proclama capitale all’avanguardia nel settore hi-tech.
Innovazione e creatività. Sono queste le parole chiave per la costruzione e la “riqualificazione” delle città del futuro. E questi sono gli ingredienti principali che hanno spinto MX3D, una società di sviluppo e ricerca nel campo della tecnologia e della robotica di Amsterdam, a ideare il progetto MX3D Bridge.
Progetto grazie al quale potremmo, prossimamente, camminare su un ponte d’acciaio fatto di materiali sintetici, sostenibili e resistenti; stampati rigorosamente in 3D e assemblati tramite l’uso di robot che, al posto di operai in carne ed ossa, monteranno materialmente il ponte.
Questo progetto è riuscito, da subito, a ottenere aiuti e finanziamenti da diversi partner: da Heijmans ad Arcelor Mittal passando per Lenovo e la TU di Delft. Senza dimenticare la Municipalità di Amsterdam.
L’artefice del progetto MX3D Bridge si chiama Joris Laarman. Un giovane che si dice fortemente convinto di come la produzione digitale stia rivoluzionando il mondo del lavoro tradizionale, ma anche la società in generale. Ma non tutto è perduto: Laarman pare sia riuscito a coniugare metodi di produzione tradizionali e nuove forme di tecnologica digitale e robotica grazie al supporto tecnico di esperti del software, ingegneri e artigiani.
I lavori per la costruzione del ponte sono iniziati da tempo: precisamente nell’Ottobre 2015. Una volta terminata, speriamo a breve, l’opera urbanistica sarà installata sul canale capitolino Oudezijds Achterburgwal.

Beat the Aids Epidermic: l'Olanda che combatte l'HIV


(articolo del 2016 pubblicato sul radiomagazine www.italianradio.eu)

Oggi giorno, 22 dei 35 milioni di persone che hanno contratto l’HIV non riescono ad ottenere le cure  di cui necessitano. Nonostante esistano i medicinali adeguati per curare l’AIDS,  ben 1,5 milioni di persone muoiono ogni anno. Sono questi i dati che emergono dalla petizione Beat the Aids Epidermic promossa dalle ONG Aids FondsMSF Olanda e LILA (Lega italiana per la lotta contro l’Aids) nel Giugno del 2015 e sottoscritta da 9000 persone,  per abbassare il costo dei farmaci e per facilitare l’accesso alle cure contro l’ HIV.
La battaglia sociale, oggi molto sentita nei Paesi Bassi, ha coinvolto anche il parlamento olandese, che dal gennaio del 2016 ha deciso di inserire all’interno della sua agenda internazionale il dibattito sull’HIV presso la Presidenza dell’Unione Europea. Tra le altre richieste della petizione promossa dal governo,  importante il focus sull’assistenza legale ai malati nei paesi in via di sviluppo,  affinché siano facilitate le procedure di accesso ai farmaci salvavita, troppo costosi per paesi a basso e medio reddito a causa dei diritti sui brevetti e sulla proprietà intellettuale.
Altro punto molto discusso riguarda invece la prevenzione e l’educazione sessuale dei giovani. Già nel 2013 la Direzione generale per le politiche interne del Parlamento UE rese pubblico il Report Policies for Sexuality Education in the European Union, in cui lo stesso concetto, sull’obbligatorietà dell’educazione preventiva veniva ripreso e affermato a livello europeo.
Anche in questo l’Olanda è progressista: sin dagli anni 60′, i bambini dalla tenera età di 4 anni accedono a corsi di educazione sessuale, dove con un linguaggio semplice e pedagogico, imparano a scoprire il corpo umano e la differenza tra uomo e donna. Intorno ai 10-12 anni iniziano, invece, corsi riguardanti la pubertà, l’amore e la contraccezione, mentre la consulenza medica in materia di contraccezione viene garantita gratuitamente.
L’Italia, patria di santi, pare ancora restia a togliersi dal capo il suo velo democristiano e clericale.  Nonostante i diversi tentativi politici (dal primo ddl presentato nel 1975 da Giorgio Bini del PC, passando nel 2013 dal ddl di Sel sull’educazione sentimentale, finendo con il ddl Cirinnà dell’attuale legislatura) ancora oggi l’educazione sessuale non è formalmente obbligatoria nelle scuole italiane. Venendo a mancare un corpo normativo che ne legittimi l’insegnamento, l’erogazione lecita dell’educazione sessuale dipende esclusivamente dall’autonomia dei vari istituti scolastici e dall’apertura mentale dei singoli professori.

Rotterdam e i suoi 180 gradini verso il futuro.


(articolo del 2016 pubblicato sul radiomagazine www.italianradio.eu)

Per celebrare i 75 anni di ricostruzione post bellica, lo scorso 16 maggio il sindaco di Rotterdam -Ahmed Aboutaleb – insieme al progettista Winy Maas, fondatore dello studio olandese MVRDV, ha inaugurato  la moderna e vertiginosa scala che si trova davanti alla stazione centrale della città olandese: The Stairs.
I 180 gradini della maestosa costruzione portano fino in cima alla terrazza del Groot Handelsgebouw, edificio storico di Rotterdam, e simbolo della ricostruzione e della rinascita della città dopo la seconda guerra mondiale.
A primo impatto, l’imponente architettura fiamminga ricorda molto lo stile degli antichi Maya. La sfida divina ed ingegneristica di Winy Maas  è stata quella di evidenziare come si possano ottimizzare gli spazi urbani, andando ad utilizzare il secondo strato della città in modo da svilupparla e valorizzarla, soprattutto, in verticale.
Dalla sua altezza di 29 metri, The Stairs, retta da normali impalcature e ponteggi da cantiere, è in realtà temporanea. Infatti a breve verrà sostituita con delle comode scale mobili.
Intanto per un mese le persone, salendo e scendendo dall’intergalattica struttura, verranno allietate alla fine dell’impresa da vari eventi culturali come: proiezione di film, mostre d’arte, dibattiti e dalla vista mozzafiato della città stessa.
Per chi volesse provare la sensazione di scalare l’infinito, The Stairs rimarranno aperte al pubblico fino al 12 giugno con accesso gratuito dalle ore 10:00 fino alle 22:00.

Pokémon Go. La realtà aumentata manda in tilt la polizia olandese


(articolo del 2016 pubblicato sul radiomegazine www.italianradio.eu)

Da pochi giorni sta dilagando in tutto il mondo la Pokémon Go mania. 
Il nuovo gioco della Nintendo è uscito in vendita online, per ora, solo in alcuni paesi ma subito è stato scaricato, sia legalmente che attraverso canali pirata, da milioni di persone possessori di smartphone.
La storica azienda di Kyoto di giochi interattivi, in collaborazione con Google, questa volta stupisce e conquista il pubblico cybernetico con la sua nuova app per telefonini di ultima generazione.
Stando comodamente alla fermata del bus o in giro per le vie urbane,  gli utenti  in carne ed ossa possono dilettarsi a dare la caccia, scovare ed eliminare a colpi di sfere magiche digitali la mostruosa banda virtuale dei Pokémon, famoso cartoon giapponese, per le strade, i parchi e per le piazze delle città attraverso la realta’ aumentata.
Questo fenomeno sociale di massa sta ipnotizzando anche i tanto rigorosi e disciplinati cittadini olandesi mandando in tilt la polizia fiamminga. Quest’ultima, piu’ di una volta, si e’ ritrovata catapultata in segnalazioni di cadute e di incidenti stradali causati da persone che erano distratte dalla continua  visualizzazione del prossimo Pikachu da dover eliminare fra le strade moderne di Eindhoven e i canali affollati di Amsterdam.
A tutti i naviganti, se avvistate per le strade qualcuno con la faccia disperata,  lo smartphone in mano e qualche livido di troppo,  non preoccupatevi, potrebbe essere stato qualche dispettoso Pokémon ad aver messo GAME OVER  lo sfortunato passante.

Van Gogh e la sua follia, in una mostra la pistola del suicidio



   (articolo del 2016 pubblicato sul radiomagazine www.italianradio.eu )




Il 27 luglio 1890 Van Gogh si tolse la vita all’ eta’ di 37 anni in un piccolo paese della Francia del nord ad Auvers.
80 anni dopo tra le campagne francesi venne ritrovata un’arma da fuoco.  Dopo anni di indagini e ricostruzioni scientifiche, si è arrivati ad una svolta. Infatti fu proprio con la lefaucheux a broche, ritrovata tra i campi di Auvers, che il celebre artista olandese decise di porre fine alla sua folle vita.
La pistola incriminata del suicidio potra’ essere osservata da vicino nella mostra On the verge of insanity all’interno del Museo di Van Gogh di Amsterdam. La mostra è dedicata proprio all’instabilità mentale dell’artista.  Potranno essere ammirati, inoltre, ben 25  dipinti, bozze di disegni, lettere originali e documenti che narrano la malattia e la pazzia che sconvolse l’ultimo anno e mezzo di vita di Van Gogh che lo portó al gesto estremo del suicidio.
Tra gli oggetti della mostra anche un documento del dottor Felix Rey, medico personale dell’artista, che mostra come Van Gogh abbia reciso il suo orecchio sinistro per intero, e non il solo lobo come si era sempre creduto.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 luglio al 25 settembre 2016 al Van Gogh Museum.

domenica 29 dicembre 2019

FAKE DREAMS


Facile vedere ciò che non c'è.
Confondere la realtà con i sogni.
Credere senza crederci, non basta.

Se rifletti, siamo tutti pezzi unici
irripetibili dentro il nostro involucro
fatto di sangue, ossa e pensieri.

Perdersi non è mai stato così facile
fra le strade dell' infinito ego.

Come Alice, non sarà facile trovare la rotta.
Di fronte a questo caos
fatto di guerre cibernetiche e fake dreams
anche il Bianconiglio si perderebbe.

Non sempre è facile vedere ciò che c'è.
Correre via da tutto,
scorrere via
come fa l' acqua
fra le crepe nascoste dell' anima. 

Andare oltre la galleria dei nostri incubi
non è mai stato così facile
come un treno che irrompe
nel silenzio della notte
fragandosene di svegliarci dalle nostre paure
che non sono altro frutto delle nostre insicurezze.

Facile vedere ciò che vorresti
senza averlo mai vissuto realmente.
 Nei sogni tutto è concesso.
Alla fine, Alice sa
che il thè è solo l'ennesima scusa
per perdersi un altro pò, tra i suoi sentieri.

Facile credere a ciò che non c'è.
Alla fine, nei sogni tutto è concesso.

mercoledì 7 marzo 2018

L'8 tutti i giorni



Ti diranno di stare zitta e ferma perché non hai alcun valore.
Ti diranno che hai torto e mai ragione.
Annienteranno i tuoi pensieri e il tuo volto in una bolla di sapone mostrandoti il loro lato da padre padrone.
Ti urleranno che sei proprietà privata e nulla dovrai sentenziare.
Nulla sei e nulla rimarrai. Detteranno le parole dalla tua bocca e nonostante questo ti faranno sentire in colpa e diranno che non li hai saputi ascoltare abbastanza.
"Non mi rompere, non ora. Cammina un passo dietro di me e chiedi prima di domandare."
Ti diranno che devi amare solo loro e nessun altro e tenteranno di comandare i battiti del tuo cuore.

Mimosa di nome. Giallo è il tuo colore.
Quanti petali di rosa dovranno appassire affinché non ci sarà più  una donna che morirà per mano di un violento e dell'ignoranza.

L'8 marzo, come ogni anno, ti ricorderanno che sei importante.
Il fiore fra i fiori.
Le tue emozioni verranno impresse in un cartellone pubblicitario tra colori, confetti e frasi fatte.
Verrai premiata con cioccolatini e peluche impacchettati in carta decorata con cuori e stelline.

Tutto questo a me, fa ancora più ribrezzo.
C'è chi crede che bastino queste celebrazioni per ricordare quanta bellezza e purezza sia racchiusa  in un essere umano e per poter così sgridare chi tale gioia non vuol far risplendere nel buio della notte.
Dal mio umile animo credo che la donna, l'uomo, l'omosessuale, l'essere umano debba essere custodito e rispettato tutti i giorni dell'anno.

L'8 tutti i giorni da quando sono nata affinché il mio nome non venga osannato solo in  un singolo giorno del calendario.
Cara Venere non è solo dai maschi che dobbiamo pretendere il bene e il rispetto ma soprattutto dalle altre donne e da noi stesse.
La solidarietà non deve esserci solo quando è dettata da un testimonial.
Cara Venere l'amore deve essere curato e annaffiato tutti i giorni. Guardandoti allo specchio amati davanti ai tuoi difetti e pensa che grazie a loro sei una gemma rara ed unica da custodire in un scrigno magico chiamato vita.









lunedì 5 marzo 2018

Figlio della Terza Repubblica



Nato la notte del 5 marzo 2018 in un paese che non si riconosce più.
Tra i banchi di scuola e tra le vie del mondo ti diranno che sei figlio della Terza Repubblica.
Sui libri di storia scriveranno dei vinti, dei vincitori e dei loro colori.
Destra e Sinistra per alcuni sono ormai solo abiti carnevaleschi da indossare solo per le grandi occasioni.
Ti diranno che siamo tornati indietro ai tempi  dei briganti e dei Borboni  e che in fondo la Monarchia non era così male.
Dalle urne il popolo ha scelto di mettere fine al vecchio marciume ponendo le loro lacrime e le loro speranze a chimere.
Sono stati rottamati coloro che volevano la rottamazione. La democrazia guarda cosa sa combinare.
Riesce a fare giochi di magia come un grande stratega.
Mi chiederai perché così tanto odio e paura hanno incominciato ad animare le strade barocche del nostro quartiere.
Il cambiamento a volte fa così paura che la gente si uccide ed uccide con le parole, con gli oggetti e i pensieri.

L'Italia patria di santi, navigatori e poeti. Stanca di essere sputata a dosso da chiunque ha deciso di sputarsi a dosso da sola. Sperando di lavare via da sola le sue ferite e i suoi dolori. Perché alla fine quando si perde la dignità non si riesce più a dare senso ai propri gesti. Siamo un paese tossicodipendente da troppe illusioni e promesse ed  ormai non può più fare a meno di farsi un'overdose di finto ottimismo ogni santo giorno.

Nell'era dell'egoismo e del narcisismo. Il senso della comunità viene sempre meno. Nei cellulari abbiamo più foto dei nostri nasi che di quello che ci circonda.
Pretendiamo l'ascolto di note vocali kilometriche ma ci da noia dover alzare il mento dai nostri schermi per poter osservare meglio gli occhi di chi ci sta di fronte.

Ti daranno che sei figlio della Terza Repubblica nata non di certo da una svista popolare.