Il mondo è una sfera dove geometricamente parlando non ci
dovrebbero essere confini all'interno.
Siamo tutti nomadi, passanti dello stesso spazio circolare ma
padroni di nulla.
Quale legge assoluta impone che io debba limitare il viaggio, la
conoscenza di chi sta di fronte alla mia costa?
Forse un giorno potrei essere io una migrante, e sinceramente non
vorrei essere respinta e privata di un mio diritto naturale. Il diritto ad
essere una creatura libera, nel segno del rispetto della cultura e della
libertà altrui.
La diversità dovrebbe unire, non dividere.
E' proprio nel diverso che nascono le cose più belle e costruttive.
E' proprio nel diverso che nascono le cose più belle e costruttive.
Sarebbe stupendo un giorno non dover più vedere barriere
artificiali che imbruttiscono fisicamente e moralmente la nostra sfera. Sarebbe
RIVOLUZIONARIO percorrere ponti e strade multiculturali, imparando tra una
sosta ed un'altra, nuovi posti, nuovi visi, per non precipitare nel vuoto
dell'ignoranza dove spesso c'è chi ci cade e si perde nella stupidità della
discriminazione.
Nessun commento:
Posta un commento