martedì 11 settembre 2012

L’INCOERENZA è UNA PARTICELLA NATURALE DELL’ESSERE UMANO, PER POTER SOPRAVVIVERE.





Mettendo in ordine nella mia stanza, ho trovato per caso la soluzione alle mie domande che mi pongo da mesi su un certo modo INCOERENTE dell’uomo nello stare  in società. A volte i fogli volanti in casa servono per trovare le risposte già scritte per domande che ci porremmo anche in futuro.


-          Ci sarà mai spazio per la pace? Per la libertà in senso ampio?
Quando si è giovani ci poniamo in testa che tutto grazie a noi sarà diverso. Gli errori del passato, di chi ci ha preceduto, non saranno più commessi e non saranno più gli stessi.
Siamo proprio sicuri che saremo i nuovi rivoluzionari, quelli che di fronte ad una bomba non avranno la vigliaccheria di scappare, ma il coraggio di rimanere e di combattere contro il nemico della nostra società: globalizzazione, urbanizzazione, deforestazione, volgarizzazione…
Fino ad una certa età siamo e rimaniamo convinti che la frustrazione di doverci piegare alle regole, soprattutto a quelle sbagliate, non andrà a ledere i nostri ideali e che non riusciranno mai a mutarci la pelle.
Arriva, però, il momento che per poter essere QUALCUNO, si dovrà rinunciare ad una parte delle nostre cellule e pian piano cedere ai compromessi di chi è l’unica strada (anche se disgustosa) da percorrere per poter  un giorno sentirci arrivati nella società. Per non essere più il pesce piccolo, l’ultimo gradino. Perché diciamo le cose come stanno nessuno ha mai voluto provare il brivido di volersi sentire ULTIMO. Fatta eccezione per i folli.
Questo stato è una condizione alquanto umiliante, ma l’incoerenza è una particella naturale dell’essere umano per poter sopravvivere in un mondo fatto di squali e di falsi miti.


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