Quando
si è costretti a lasciare l’Italia, per motivi economici o per virtù, sarebbe
utile informarsi sulle regole e sulle norme
che strutturano il sistema sanitario del paese dove vorremmo vivere per un
breve o medio/lungo termine.
Rispetto
al Servizio sanitario Nazionale pubblico (SSN), gestito in gran parte dagli
enti sanitari regionali, che il nostro Bel Paese offre gratuitamente o a basso
costo senza alcuna discriminazione socio-economica per quanto riguarda il
reddito, i contributi del lavoratore e il tipo di impiego del soggetto che
bisogna soccorrere e curare. L’Olanda si presenta in tutt’altra veste per
quanto riguarda l’erogazione dei farmaci e delle cure sanitarie.
In un recente report l’organizzazione
nazionale associativa dei farmacisti olandesi KNMP, ha evidenziato il forte disagio da parte degli cittadini per
la difficoltà nel poter accedere facilmente ad alcune tipologie di farmaci,
come esempio gli antibiotici. Tale problema non è dovuto tanto dalla volontà dei farmacisti ma
dalle strategie aziendali di alcune
multinazionali del farmaco che avendo il monopolio nella produzione e nella
distribuzione delle medicine non ritengono l’Olanda un paese dove poter
adottare delle politiche commerciali più economiche, essendo un mercato piccolo
con pochi abitanti e quindi a sua volta con un basso consumo di farmaci
rispetto ad altri Stati.
In Olanda gli esercenti che sono
preposti alla vendita di prodotti farmaceutici sono l’apotheek (farmacista) che ha l’obbligo di poter vendere le
medicine più forti, come gli antibiotici, solo su prescrizione medica, e il drogist (droghiere) noto con il nome di Kruidvat
e di Etos i quali possono vendere farmaci senza prescrizione come: i cosmetici,
i medicinali da banco per gli stadi iniziali della febbre o del raffreddore e
per la cura dei bambini.
Muoversi nel sistema sanitario
olandese per uno straniero può sembrare al primo impatto abbastanza complicato. Per chi volesse intraprendere un periodo di
studio o di lavoro di medio/ lungo termine, senza temere di essere multato, è
obbligato a munirsi di un’ assicurazione sanitaria olandese di base per poter
coprire i costi delle cure.
Da gennaio 2006 i Paesi Bassi hanno adottato
un nuovo sistema di assicurazione sanitaria.
Il sistema sanitario viene gestito prettamente
da compagnie assicurative di privati, il Governo ha solo la responsabilità sull’accessibilità,
sulla qualità del sistema e ha inoltre un’autorità decisionale sul contenuto
dei pacchetti di base che devono coprire: le cure mediche ospedaliere e di
specialisti; servizi infermieristici; trattamenti psicologici e psichiatrici;
fisioterapia e cure odontoiatriche fino ai 18 anni; il costo degli apparecchi
medici; cura prenatale; trasporto
malati; servizi paramedici; almeno tre fertilizzazioni in vitro; fino a tre
sessioni con un dietologo; servizi di logopedia e programmi per smettere di
fumare.
Il costo del pacchetto base viene ogni
anno deciso dalle compagnie assicurative. Per chi necessita di cure extra può
comprare assicurazioni aggiuntive che andranno a variare il prezzo finale del
pacchetto a seconda dei costi addizionali.
Per chi è cittadino europeo ha il
vantaggio nel poter richiedere la
carta dell’ assicurazione sanitaria europea (EHIC: European Health Insurance Card) presso l’ente o l’ agenzia sanitaria del
proprio paese. Con questa carta si può usufruire, con più facilità, delle cure
mediche del paese ospitante e permette di non dover pagare in caso di emergenza
o di poter ottenere in modo più celere il rimborso delle spese sanitarie. Nonostante
tali benefici, l’assicurazione sanitaria di base olandese è obbligatoria anche
per i cittadini dell’Unione Europea che vogliano permanere a lungo termine (dai
tre anni in poi) sul territorio fiammingo.
Per
maggiori informazioni consiglio di cliccare su questi siti istituzionali
olandesi:
Nessun commento:
Posta un commento